IN VIAGGIO TRA LE PIETRE E I SASSI PER CERCARE DI RACCONTARE IL MONDO
ANCHE IL TRENTINO HA INVENTATO IL LAVORO GRATUITO
Un viaggio anche come denuncia sociale nel paese del tutto lo stesso. Un viaggio per indagare, capire e raccontare molte cose. Un viaggio dunque che non puo’ arrestarsi. Primo indizio. Nel paese del tutto lo stesso succedono da decenni le stesse cose. Sfruttamento del lavoro e della poverta’ poi utilizzata per ingrassare la moltitudine stellare degli associazionismi che hanno per statuto il primato del buonismo. Da questo primo indizio la domanda:” Ma allora a cosa servono le autonomie speciali?”. Non si erano volute per creare societa’ migliori? Si sono invece create migliori caste politiche e perfezionato il modello degli interessi. Certo, magari con qualche eccezione in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta rispetto a Sicilia e Sardegna. Il nord ha forse fatto una differenza ma non ha reso il risultato della societa’ migliore e dunque il principio di autonomia e’ praticamente inutile. Secondo indizio. Da piu’ di venti anni, da quando cioe’ Beppe Grillo faceva ancora ridere senza ricorrere alla politica, io scrivevo della necessita’ di portare l’Italia ai livelli delle societa’ avanzate del nord europa attraverso il principio dell’alternativa per dare alle persone la possibilita’ di sperimentare la vera liberta’ e la vera democrazia.
L’alternativa contro il ricatto di un sistema che schiavizza togliendo gli strumenti basilari per la sopravvivenza con dignita’. Un guscio dove poter vivere nello spazio vitale e un assegno di mantenimento se non si ha lavoro. In questi ultimi anni il fenomeno politico dei cinque stelle ha preso in mano questo principio facendolo diventare un cavallo di battaglia ma nessuno e’ ancora capace di indagare a fondo per svelare i trucchi e le ambiguita’ molto ben celate dentro questo falso movimento di qualunquisti. E questo e’ il piu’ grande rischio che minaccia l’alternativa, peggiore questo rischio delle stesse forze politiche che dichiarano apertamente di non volerla l’alternativa. Il peggior nemico e’ l’amico che non si comporta come tale rispetto al vero nemico che si dichiara apertamente. CONTINUA