LE INCHIESTE SOCIALI DI DANIELE RUTA
IN VIAGGIO TRA LE PIETRE E I SASSI PER CERCARE DI RACCONTARE IL MONDO
Viaggiare e capire. Con la sensazione che qualcosa di grandioso ti accompagna. Essere da solo
e poter toccare l’umanita’ della vera verita’ dei fatti e delle parole. Sono lontano dagli
strinminziti servizi dei gazzettieri dei giornali. Lontano sono dalle imbecillita’ televisive.
Sono lontano da tutto cio’ che appare identico e perfetto, racchiuso in una normalita’
convincente. Ma questo viaggio no, c’e’ un no, in tutti i miei viaggi. Le pietre e i sassi
parlano al cuore, gridano, tra i deserti delle menzogne, le verita’ delle persone. E anche
le loro colpe. Ma e’ tutto vero in questo viaggio che non finira’ mai. Anche altri un giorno
potranno prendere il mio posto e anche cosi’ si capira’ che le tecnologie e la rapida e sempre
piu’ veloce rivoluzione tecnologica sara’ inutile se non ci saranno uomini disposti a viaggiare,
a domandare,da soli, con una penna in mano e un computer dentro la testa. Senza l’anima,
tutto il resto e’ superfulo. Rischia anzi, tutto il resto, di moltiplicare le informazioni a
beneficio della menzogna con l’aggravante di fare apparire le conquiste della blogosfera
come la vera e finalmente determinata liberta’ del mondo. La chiesa ebbe un sussulto quando
fu’ inventata la stampa. La bibbia ora poteva essere stampata a basso costo e tradotta in altre
lingue. I prelati rischiavano di perdere il potere della conoscenza. L’obbligo di leggere i testi
sacri in latino, di fare messa in latino, non era piu’ sufficiente a contenere il rischio. In questa
seconda e piu’ grande rivoluzione del ciberspazio, la piu’ grande della storia umana, saranno
ancora una volta gli uomini a decidere il percorso e il processo, non il mezzo. Al ferro che
batte l’inchiostro sulla carta, oggi all’azione di una mano che batte il pensiero per il mondo,
a tutto questo certo si contrappone la scelta degli uomini. I primi della prima rivoluzione
sapevano di avere un mezzo che avrebbero potuto rendere vincente con l’anima,con la penna,
con il cuore. Occorre non dimenticarlo.
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